In questa edizione affrontiamo la prima parte di uno dei grandi temi di T-Shifters, partendo dalle basi.
Quante volte hai guardato il tuo profilo LinkedIn e hai pensato:
“Ok, le informazioni ci sono… tanto i recruiter guardano il CV”.
Oppure:
“Tanto, se qualcuno è interessatə, mi manda una mail”.
Ecco, sfatiamo subito questo mito:
Il tuo profilo LinkedIn è il tuo biglietto da visita, che tu stia cercando lavoro o sia unə professionista freelance in cerca di clienti.
LinkedIn è uno dei primi posti in cui chiunque – cliente, futurə collega o azienda – va a cercare informazioni su di te.
Farlo bene è una delle skill base del mondo del lavoro.
Quindi, da dove cominciamo?
Abbiamo preparato per te una mini checklist per aiutarti a fare un check al tuo profilo, con tanto di versione completa da scaricare nella sezione T-Toolkit.
✨ Storie dalla Community

Giorgia Conte, Leadership & Career Coach
Questa settimana diamo spazio alla storia di Giorgia, che ci ha raccontato cosa significa sentirsi fuori posto anche quando tutto sembra andare bene.
“Nonostante le belle esperienze lavorative, gli ambienti stimolanti e le possibilità di crescita, c’è sempre stata una parte di me che, lavorando in azienda, si è sentita fuori posto.”
Giorgia ci ha raccontato che, pur avendo imparato tantissimo nel mondo corporate e avendo raggiunto traguardi importanti, sentiva di adattarsi più che appartenere. Il momento che ha fatto scattare la vera riflessione è arrivato nel pieno del lockdown:
“Perdere il riferimento fisico dell’ufficio mi ha permesso di mettere in discussione tutto ciò su cui si basava la mia carriera: il posto fisso, la carriera lineare, l’ambizione di arrivare in alto nelle grandi aziende.”
È lì che Giorgia si è fermata, ha ascoltato quella sensazione di disallineamento e ha scelto di ripartire da zero, anche con un po' di paura.
“Mi sono rimessa in gioco, iscrivendomi all’MBA che ho frequentato mentre lavoravo. All’inizio avevo paura di non farcela, ma quella scelta mi ha aperto un mondo di possibilità: nuove persone, nuovi stimoli, infinite opzioni e, soprattutto, la voglia di cambiare.”
In quel percorso ha ricevuto un consiglio che ancora oggi la accompagna:
“Prima di capire cosa vuoi fare, capisci chi vuoi essere.”
Una frase che può sembrare semplice, ma che ha cambiato il modo di guardare al proprio futuro. Non solo “cosa voglio fare”, ma che tipo di persona e professionista voglio essere.
“Spesso finiamo nella ruota del criceto senza neanche accorgercene, inseguendo percorsi che qualcun altro ha già scritto per noi. Ma la verità è che possiamo riscrivere le regole, partendo da chi vogliamo essere davvero, come persone, professionisti, cittadini e leader.”
Oggi Giorgia ha trovato il suo “purpose” proprio in questa esperienza di cambiamento:
“Voglio aiutare altre persone a valorizzarsi, a capire chi sono e cosa possono fare per stare bene nel lavoro. Accompagnarli senza giudizio, per aiutarli a uscire da quella comfort zone che spesso ci trattiene, come la sindrome dell’impostore.”
La storia di Giorgia ci ricorda che a volte il primo vero passo non è cambiare tutto da fuori, ma iniziare a chiedersi chi siamo diventati e chi vogliamo diventare.
Se vuoi continuare a seguirla nel suo percorso e lasciarti ispirare da quello che condivide sul tema della valorizzazione personale e professionale, puoi trovarla su LinkedIn qui 👉 Giorgia Conte.
✍ Esercizio
Il tuo profilo come biglietto da visita
Lo sappiamo, aprire LinkedIn e mettersi a sistemare il profilo è uno di quei task che continuano a finire in fondo alla to-do list. Però la verità è che non serve stravolgere tutto in una volta.
Iniziamo subito con le informazioni principali e come sfruttarle al meglio.
📷 La foto profilo
Lo sai già. La prima impressione conta.
Su LinkedIn quella prima impressione è data dalla tua foto profilo. Troppo seria? Stai mandando un messaggio forte sulla tua personalità. Troppo giocosa? Potrebbero non prenderti sul serio. Troppo da “photoset”? Potrebbe esser molto difficile capire chi sei davvero.
Devi scegliere una foto che ti rappresenta tenendo a mente che impressione vuoi dare.
🎯 La tua headline
Quella riga ti presenta in meno di 2 secondi ed è una delle prime cose che tuttə leggono.
Eppure ci si limita solo a scrivere “Studente” o “Marketing presso [azienda]”.
Scrivi chi sei e cosa fai, usando le parole con cui vorresti farti cercare. Se sei neolaureatə, cita il tuo corso o la tua specializzazione. Invece se sei unə professionista, scrivi in poche parole cosa fai per l’azienda o i servizi che puoi offrire.
🔗 Link esterno
Hai un portfolio? Un sito? Questo è il posto perfetto per metterlo in evidenza.
Usa il link sotto la headline per portare chi visita il tuo profilo dove vuoi tu. Non lasciarlo vuoto se hai una risorsa che può aiutarti a trovare un lavoro o a convertire i tuoi visitatori in clienti.
🗒 Il riepilogo (About)
Quante bio “sterili” hai visto che sembrano un copia e incolla del CV?
Ecco, facendo così si sta perdendo un’occasione per raccontarti davvero ma sopratutto per farti trovare.
Uno degli errori più comuni? Scriverlo come prima cosa. Sistema tutte le tue esperienze e progetti, poi torna nell’About e racconta cosa hai studiato e cosa hai fatto, sottolineando gli aspetti più concreti che rendono il tuo profilo davvero unico.
📊 Le esperienze lavorative
“Assistente Marketing - Azienda XYZ - 2023-2024”. Fine.
Le esperienze lavorative non devono assolutamente essere un elenco vuoto. Prova ad aggiungere numeri, risultati e traguardi raggiunti che mostrano l’impatto che hai portato, non solo il ruolo che avevi.
Ti sei appena laureatə? Nessun problema, in poche righe parla di cosa hai studiato e che ti ha appassionato di più. La sezione successiva è quella che può aiutarti di più nel tuo caso.
🎨 I progetti
Questa è una delle sezioni più dimenticate da tuttə… ma è proprio quella che può fare la differenza.
Se sei unə freelancer, qui puoi inserire i progetti più ambiziosi che hai fatto con i tuoi clienti.
Se sei unə laureatə, invece puoi inserire i progetti che hai fatto durante i tuoi corsi.
Se sei unə dipendente di un’azienda, anche questo è uno spazio dedicato a te!
Non sottovalutare i progetti che ti hanno fatto crescere o che ti rendono speciale come professionista.
🛠 T-Toolkit
Pensi che il tuo profilo abbia bisogno di una sistemata?
Se la risposta è "ni", o meglio ancora "sì", adesso puoi farlo con un po’ di orientamento in più.
Abbiamo costruito (con tanto amore 💗) questa mini guida da tenere sempre a portata di mano ogni volta che vuoi migliorare e ottimizzare il tuo profilo per i tuoi obiettivi.
💌 Ti è piaciuto quello che hai letto?
Siamo sempre aperti ad ascoltare per migliorare la newsletter così da crescere insieme a chi legge. Facci sapere cosa ne pensi qui.
