Se oggi dovessimo definire con una sola parola il mondo del lavoro, sarebbe: fluido.

Le vecchie etichette non bastano più. I ruoli si sovrappongono, le competenze si intrecciano, i percorsi diventano personali.

Versatilità, flessibilità e capacità di adattarsi sono diventate le vere monete di scambio.

Il modello T-Shaped, che unisce competenze verticali (profondità) e orizzontali (ampiezza) è utilizzato oggi da oltre l’84% delle aziende per guidare la formazione del personale.

Anche in settori apparentemente “rigidi” come la data science, si cercano non solo specialisti tecnici, ma figure capaci di collaborare, comunicare e innovare.

A tutto questo si aggiunge una rivoluzione che sta accelerando il cambiamento: l’Intelligenza Artificiale.

Oggi l’AI colma molte lacune tecniche, rendendo le competenze trasversali ancora più preziose e aprendo nuove opportunità anche a chi ha background umanistici o creativi.

Saper integrare diverse competenze e adattarsi rapidamente sta diventando il vero superpotere professionale.

Storie dalla Community

Federico, Co-Founder @ T-Shifters

Quando ho scelto di studiare Scienze Politiche con una specializzazione in Storia, ero consapevole di una cosa: non sarei mai entrato in politica.

Eppure, scegliere quel percorso è stato il primo passo per imparare a capire come funziona il mondo.

Il mio inizio nel mondo del lavoro è stato tutt’altro che lineare: addetto alle pulizie in un centro commerciale, sviluppatore autodidatta di CMS, modellatore 3D…

Però ogni esperienza, anche la più distante, mi ha insegnato qualcosa.

Ed è stata proprio la diversificazione del mio profilo a farmi capire la mia vera vocazione: aiutare le persone a capire cosa vogliono diventare e come arrivarci.

Negli ultimi 12 anni, lavorando nel settore dell’alta formazione, ho:

  • Organizzato 300 eventi e workshop

  • Creato connessioni con oltre 800 aziende

  • Supportato 3.000+ stage e inserimenti lavorativi

  • Orientato 5.000+ laureandə e laureatə nel loro percorso professionale.

E tutto questo non lo dico per vantarmi, ma per sottolineare il mio impegno intrapreso con T-Shifters: continuare a fornire strumenti concreti per chiunque sia in cerca della propria strada.

🛠️ T-Toolkit

Oggi molte aziende utilizzano un ATS (Applicant Tracking System), di cui parleremo meglio in futuro, per gestire la prima scrematura dei CV ricevuti.

Spesso, il tuo curriculum viene valutato da un algoritmo prima ancora di essere visto da un recruiter.

Massimizzare le probabilità di superare questo filtro è essenziale.

Un buon alleato?

👉 Enhancv.com – una piattaforma che offre 7 giorni gratuiti per creare o migliorare il tuo CV in modo da renderlo più efficace contro l’ATS.

Come funziona Enhancv?

  • Modelli professionali e personalizzabili: puoi scegliere tra diversi template studiati per rendere il tuo CV chiaro, leggibile e ottimizzato per il primo screening automatico.

  • Suggerimenti in tempo reale: mentre costruisci il tuo CV, ricevi consigli pratici su come migliorare il contenuto, usare parole chiave più forti e rafforzare la tua candidatura.

  • Strumenti di verifica ATS: puoi testare il tuo CV contro sistemi ATS simulati, ottenendo feedback su eventuali problemi di leggibilità o di struttura.

Se vuoi aumentare le tue possibilità di essere notatə, questo strumento è un ottimo punto di partenza.

Esercizio

Il tuo CV sotto la lente

Ogni candidatura dovrebbe essere preceduta da uno studio, anche minimo, sull’azienda o sull’organizzazione a cui ti rivolgi. Conoscere i suoi valori e la posizione aperta ti permette di personalizzare meglio il tuo CV.

Ma prima ancora, il tuo CV deve rispettare alcune regole fondamentali.

Ecco una checklist per aiutarti:

  1. Contatti

    Sembra banale, ma circa il 37% delle candidature si arena qui.

    • Errori di battitura o recapiti errati rendono impossibile contattarti.

    • Assicurati che email e numero di telefono siano scritti correttamente e siano sempre reperibili.

  2. Introduzione personale

    • Anche se opzionale, un’intro ben scritta può fare la differenza.

    • Serve a rivelare le tue soft skills e le tue ambizioni a chi legge.

  3. Esperienze lavorative

    • Indicale in ordine cronologico inverso (dalla più recente alla meno recente).

    • Sii chiarə nelle date.

    • Quantifica le attività dove possibile: ad esempio, “Aumentato follower base del 20% in 6 mesi” oppure “Incrementato il fatturato del 15% YoY”.

  4. Competenze linguistiche

    • Specifica sempre il tuo livello pratico di conoscenza delle lingue.

    • Le certificazioni non sono fondamentali: nella maggior parte dei casi il livello verrà verificato direttamente in sede di colloquio.

  5. Competenze tecniche

    • Non dare nulla per scontato (sì, anche Google Workspace conta).

    • Inserisci competenze su software, piattaforme digitali, social media, strumenti di design o gestione.

  6. Interessi / Volontariato / Progetti

    • Tutto ciò che è extra-lavorativo (ma rilevante) può dare forza al tuo CV, soprattutto se hai meno esperienze formali.

    • Le esperienze di volontariato o progetti extra-curriculari forniscono una visione più completa delle tue capacità professionali rispetto ai soli interessi personali.

❓ Mini-FAQ

  1. Mettere la foto nel CV?
    Dipende. Se viene esplicitamente richiesta nell’annuncio, allora sì. Altrimenti è opzionale.

  2. Inserire data di nascita o indirizzo di casa?

    No, ed è pur sempre una candidature di lavoro, non un appuntamento di dating! Sono informazioni irrilevanti ai fini della candidatura e possono generare bias.

  3. Le referenze sono necessarie?

    No, salvo richiesta specifica. In Italia ed Europa in genere non sono richieste. In paesi come USA, Australia e Asia invece l’“employment history” può essere monitorata più rigorosamente.

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