Nella scorsa newsletter abbiamo parlato di LinkedIn: come usarlo, cosa pubblicare, quali sono i vantaggi per chi vuole crescere e farsi notare.

Ma non sarebbe un discorso completo se non parlassimo anche dei suoi rischi.

Perché cosa succede quando metti insieme centinaia di professionisti – chi con più esperienza, chi con meno – in un unico feed?

Persone che curano ogni dettaglio della loro presenza online, che condividono traguardi, promozioni, successi. E altre persone che, invece, stanno ancora cercando la loro strada o sono più sensibili al confronto.

Succede l’effetto LinkedIn.

Un po’ come su Instagram, vediamo solo il lato scintillante delle vite e delle carriere altrui. Post pieni di annunci di “nuovi lavori”, certificati appena presi, progetti lanciati… ma nessuno racconterà mai quel mercoledì pomeriggio passato in ufficio a sbattere la testa contro il muro, in totale frustrazione.

Così il nostro cervello, che funziona per confronti continui, finisce per sussurrarci:

“Tutti stanno andando avanti. Tranne me.”

E invece no: il tuo percorso non è fermo, è solo diverso.

🔍 Approndimento

Quando LinkedIn ti fa sentire “meno”

Uno studio pubblicato sul Journal of Consumer Behaviour ha analizzato cosa succede nella nostra testa quando scorriamo il feed di LinkedIn.

I ricercatori hanno scoperto che usare LinkedIn spinge le persone a concentrarsi su sé stesse (self-focused attention).

Ecco cosa hanno osservato:

  • Confronto sociale
    Online il confronto è amplificato perché vediamo solo traguardi, non le fatiche dietro.

  • Sindrome dell’impostore
    Più ci confrontiamo, più crescono pensieri come “prima o poi si accorgeranno che non valgo davvero”.

  • Compensazione
    In alcuni casi scatta un effetto di compensazione: corsi, certificazioni o persino acquisti diventano un modo per colmare la sensazione di non essere abbastanza.

🛠 T-Toolkit

Il libro che ti aiuta a ripensare le parole che usi con te stessə

Per andare ancora più in profondità, ti consigliamo di leggere Intelligenza linguistica di Luca Andrea Talamonti.

In questo libro l’autore mostra come il linguaggio non sia solo un mezzo per comunicare con gli altri, ma anche il modo in cui costruiamo la nostra realtà interiore. Le parole che scegliamo – quando parliamo, ma soprattutto quando pensiamo – hanno il potere di amplificare o ridimensionare le emozioni, i dubbi e quel senso di inadeguatezza che spesso ci blocca.

Allenare un linguaggio più consapevole con noi stessi non significa “pensare positivo” a tutti i costi, ma costruire un dialogo interno che ci sostenga nei momenti in cui il confronto con gli altri rischia di farci sentire “meno”.

Esercizio

Usa la STAR per raccontare un passo del tuo percorso

🎯 OBIETTIVO: aiutarti a mettere a fuoco un episodio significativo della tua carriera o vita personale, e usare quella storia come strumento di consapevolezza, non confronto.

Come funziona

  1. Situation
    Ripensa a un momento in cui hai sentito la pressione del confronto con altri (es. durante un cambiamento professionale, un progetto, ecc.).

  2. Task
    Qual era la sfida specifica? Quale traguardo ti eri posto o ti era stato richiesto?

  3. Action
    Elenca con chiarezza le azioni che hai compiuto. Cosa hai fatto, step dopo step? Concentrati su ciò che dipendeva da te.

  4. Result
    Che cosa è successo alla fine? Quali sono stati i risultati concreti (anche piccoli)? Cosa hai imparato o migliorato?

💡 CONSIGLIO: Questo esercizio non serve solo a preparare storie per colloqui: serve a ricordarti che hai già vissuto momenti di crescita, e che il confronto può trasformarsi in una mappa di consapevolezza, non un metro di giudizio.

🎁 Un regalo per la nostra community

Perché T‑Shifters nasce proprio con questa missione: creare uno spazio in cui chi si sente bloccatə, confusə o “senza etichetta” possa ritrovare direzione e parole nuove per raccontarsi.

Nelle prossime due settimane apriamo i nostri calendari e offriamo 30 minuti del nostro tempo per supportarti su quello che ti sta più a cuore in questo momento:

  • Capire come orientarti se sei in una fase di esplorazione lavorativa

  • Fare chiarezza se stai vivendo una transizione professionale

  • Rimettere ordine al tuo percorso e lavorare sul tuo personal branding

  • O anche solo per avere uno spazio in cui confrontarti e fare il punto

Lo facciamo perché crediamo che, a volte, basta una conversazione per iniziare a vedere il proprio percorso con occhi diversi.

Se senti che può esserti utile

P.S. Le disponibilità sono limitate! Non ci pensare troppo su 😁

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